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martedì 2 luglio 2013

A LODI LA BANCA DEL LATTE MATERNO

In Italia sono 23 le banche del latte materno. Poche per un Paese dove nascono 500.000 bambini all'anno.
Da qualche mese però se n'è aggiunta una, nata all'interno di "Alimenta", l'incubatore d'impresa del Parco tecnologico padano di Lodi. Rispetto alle altre ha una caratteristica nuova: è privata. Sul proprio sito non si presenta come banca del latte, ma come "prima piattaforma europea per la raccolta, trattamento termico e titolazione del latte umano donato di alta qualità, certificato e sicuro".
Si rivolge sia alle banche del latte vere e proprie, sia alle unità di terapia intensiva neonatale a cui offre "oltre a servizi di raccolta e pastorizzazione
del latte donato (…), un servizio di supporto nell'organizzazione di nuove banche del latte per la stesura di protocolli di sicurezza, reclutamento donatrici, informazione".
Qualche critica però arriva dall'Associazione culturale pediatri. Tra cui: «Perché affidare la gestione e il trattamento a soggetti privati in contesti di impresa staccati dalle neonatologie?»
«Senza voler limitare l'iniziativa privata, riteniamo che si debba promuovere la nascita di nuove banche pubbliche nelle regioni carenti presso gli ospedali con reparti di neonatologia e migliorare l’attività di quelle esistenti».
E ancora: «la nuova banca privata di Lodi si occupa solo degli aspetti più tecnici della gestione del latte umano (controllo, trattamento, conservazione e trasporto); il costo del suo prodotto è elevato, pur tenendo conto dell'alta qualità, se si considera l'assenza delle spese per l'assistenza e gli screening delle donatrici e la raccolta domiciliare del latte».
Infine: «la donazione dei tessuti umani (anche del latte umano) e il loro utilizzo clinico in Italia hanno valore etico e quindi non possono avvenire a fini di lucro».

Fonte: www.lodiedintorni.com