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mercoledì 16 ottobre 2013

L'AQUILA: INAUGURAZIONE ORATORIO SALESIANI

Inaugurazione dolceamara per l’oratorio ‘Don Bosco’ dell'Aquila, che è tornatoa disposizione del capoluogo abruzzese a partire da lunedì 14 ottobre, ma per metà.
Nella ristrutturazione generale del centro aggregativo per i giovani, infatti, non è compreso il campo sportivo che è fermo ancora alla data del sisma del 6 aprile 2009, mentre per la palestra i lavori devono essere ancora conclusi.
Lo stabile è stato riattivato grazie alla donazione di 2 milioni 650 mila euro, dei quali 2 milioni provenienti dalla raccolta fondi promossa dal quotidiano Libero, 600 mila da Enel cuore onlus e 50 mila dalla fondazione di Andrea Anselmi, ex allievo dei salesiani morto in un incidente aereo.
 
“Non abbiamo potuto ancora terminare i lavori alla palestra perché quando si è svuotato tutto per la ricostruzione si è visto che le colonne portanti avevano bisogno di un ulteriore rafforzamento - ha spiegato don Leonardo Mancini, superiore dei Salesiani per l'Italia centrale - Alcuni fondi, inizialmente indirizzati alla conclusione dei lavori, sono stati spesi per questo rafforzamento strutturale”.
 
Don Mancini ha auspicato di poter vedere recuperato a breve anche il campo sportivo per il  quale, al momento, “i fondi non ci sono - ha puntualizzato - ma dovranno essere messi in bilancio fra le risorse interne della circoscrizione religiosa o magari presi da altre donazioni. Siamo in una fase di progettazione per capire come ripensare questa struttura. Non sappiamo se rimarrà un campo a 11 o sarà trasformato in un campo polivalente”.
Anche l'Oratoriana, storica società calcistica del capoluogo, ha lamentato la mancata conclusione dei lavori degli impianti sportivi, messi per ora in stand by.
 L’inaugurazione ha visto la presenza anche del direttore di Libero, il giornalista Maurizio Belpietro, che si è detto felice della solidarietà dimostrata dagli italiani: “Un segnale di vitalità del nostro Paese e della nostra testata che si è tradotto in una cosa concreta”, ha detto.
In relazione alla ricostruzione dell’Aquila i giornalista ha poi aggiunto: “Questa città mi sembra l’esempio di tutte le cose che non vanno in questo Paese. Se per ricostruire, dopo tanto impegno e disponibilità, ci si mette tutto questo tempo, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona”.
L’augurio che gli aquilani possano riprendere a vivere una vita normale è stato fatto dal responsabile relazioni esterne territoriali Enel Massimo Bruno che ha affermato: “Quando è accaduto il dramma del terremoto ci siamo sentiti colpiti tutti, siamo felici che di aver realizzato qualcosa di importante”. 
 "L'oratorio è un pezzo della nostra storia ed è stato il punto di riferimento tra gli spazi di aggregazione in centro storico - ha commentato Guido Liris, assessore provinciale alla Ricostruzione e consigliere comunale - Tutti noi, quando avevamo una scarsa paghetta, andavamo lì per divertirci. Era ed è un riferimento sociale e culturale, ma anche di formazione, che ha espresso valori importanti che hanno costruito emotivamente e psicologicamente tante generazioni di aquilani". 
L’onore del taglio del nastro è andato al vescovo ausiliare dell'arcidiocesi dell'Aquila, monsignor Giovanni D'Ercole, e al vice sindaco dell'Aquila, Roberto Riga, che ha dichiarato “Oggi è una  giornata bellissima: una parte dell’antico oratorio è stata recuperata. È fondamentale restituire alla città questi i luoghi formativi e sportivi”.
Il lavori all'intero complesso sono stati realizzati dalla ditta Sitec di Fabrizio Tranquini e dall'impresa Mancini di Massimo Mancini
 
Fonte: www.abruzzoweb.it