Madonna è salita sul palco del Twickenham stadium di Londra
per parlare dei diritti femminili durante il concerto organizzato
dalla campagna Chime for change di Gucci a sostegno di donne e
bambine nel mondo. In quella sede ha lanciato un appello per il miglioramento
delle condizioni di vita nel mondo. Ma il suo volto sembrava
dire più che altro:
noi donne non abbiamo ancora il diritto di invecchiare. La pop star è apparsa sfigurata dal troppo botox e la stampa rosa inglese non l'ha perdonata, focalizzandosi più sull'aspetto fisico che sui contenuti presentati nel suo discorso.
noi donne non abbiamo ancora il diritto di invecchiare. La pop star è apparsa sfigurata dal troppo botox e la stampa rosa inglese non l'ha perdonata, focalizzandosi più sull'aspetto fisico che sui contenuti presentati nel suo discorso.
ECCO I DRIVE-IN DEL BOTOX - Una pausa pranzo da riempire?
Un po' di tempo tra l'ufficio e l'aperitivo con i colleghi?
Nulla da fare tra un appuntamento e l'altro? In Svizzera si
moltiplicano i "drive-in" del botox, sull'onda di quanto
sta già avvendendo in molti Paesi del mondo.
"Entra e fatti una piccola iniezione" è la
filosofia in soldoni. Non a caso si chiamano anche "botox
walk-in". Dopo Smoothline a Zurigo, a due passi dalla
Bahnhofstrasse, è la volta di Ginevra, dove Beauty service è
il primo istituto di bellezza ad allinearsi alla nuova tendenza.
Da New York a Berlino, da Parigi a San Paolo in
Brasile insomma i saloni aprono le porte ai clienti senza bisogno
di prendere appuntamento. In fondo per una punturina
bastano meno di 30 minuti.
L'ESPERTO: I RISCHI CHE SI CORRONO - Affaritaliani.it ha
chiesto il parere di Alfredo Borriello, direttore dell'unità
operativa di chirurgia plastica all'ospedale Pellegrini di Napoli.
"Il fenomeno è sicuramente molto diffuso all'estero, dove c'è
quasi l'abitudine di fare trattamenti di questo tipo come si andasse
dal parrucchiere o dall'estetista. In Italia la tendenza non ha
ancora preso piede, ma non so se sia nemmeno il caso".
"E'
vero che un'iniezione non lascia gonfiori o rossori e che si può
tornare subito in ufficio - argomenta Borriello - ma il botox è
comunque una tossina che va iniettata con criterio, dopo aver fatto
una corretta anamnesi". Il rischio? "Ritrovarsi
con parti del volto asimmetriche, occhi che si chiudono, gonfiori
strani, paresi..."
La nuova modalità organizzativa dei botox walk-in
rischia di banalizzare l'uso del botulino. "La
semplicità con cui il trattamento diventa accesssibile può
influenzare in maniera sbagliata la percezione delle persone. Invece
vanno prese precauzioni: per esempio, è vero che si può
tornare in ufficio, ma attenzione a non fare altre attività come
palestra, sauna, lampade solari".
Se in Italia i drive-in della bellezza non sono ancora
diffusi, c'è comuunque già la tendenza a un uso facile del botox.
"Si moltiplicano i centri estetici che lo offrono senza
l'assistenza di un medico oppure i medici non specializzati che lo
praticano, per esempio tanti medici di famiglia. In fondo basta
andare in farmacia e comprare un'iniezione, spendendo tra i 50 e i
200 euro contro i 400-600 euro di un trattamento effettuato dal
chirurgo estetico. La differenza sta nella qualità della tossina.
Per non parlare dei vari tipi di botulino che si trovano facilmente
su internet, come quello in polvere o quelli fabbricati in Corea e
Cina, venduti a prezzi stracciati e di qualità pessima".
Il dottor Borriello ha appena diretto l'XI Corso internazionale di chirurgia plastica, il primo meeting
Italo-Brasiliano, che si è tenuto dal
16 al 18 maggio presso il centro congressi "Federico II" a Napoli.
Tendenze in questo campo? "Se parliamo di
appianare le rughe del volto sta emergendo sempre più la tecnica
dell'idrolift, effettuato con acido ialuronico, che ha un effetto
volumizzante, distensore e anche idratante. In Brasile invece si sta
diffondendo l'uso dell'olio di fenolo, che ha il pregio di dare
risultati quasi definitivi mentre un'inieizione di botulino ha una
durata media di 4-5 mesi".
"Passando alla chirurgia più in generale, invece, si
stanno diffondendo le protesi al poliuretano, che riducono il
problema eventuale del rigetto, e la gluteoplastica con protesi di
silicone, di diverse forme, inserite per via intramuscolari.
Una tecnica diffusa dal dottor Raul Gonzales e molto praticata in
Brasile, ancora assente in Italia".
Fonte: www.affaritaliani.it