Nomadi sì, nomadi no.
Non ce la racconta giusta questa storia.
Siamo proprio sicuri che le persone fatte scendere dal tram a Vicenza sarebbero state allontanate lo stesso qualora di nazionalità italiana?
Non ce la racconta giusta questa storia.
Siamo proprio sicuri che le persone fatte scendere dal tram a Vicenza sarebbero state allontanate lo stesso qualora di nazionalità italiana?
La questione è spinosa e da decenni non risolta. E' lecito insistere a voler integrare coloro che non desiderano integrarsi o hanno ragione coloro i quali sostengono il loro allontanamento
dal nostro Paese?
dal nostro Paese?
Un fatto è certo:
il corso della storia e la miscellanea dei popoli non si può decidere. Va così e basta.
Secondo il sindaco di Vicenza Achille Variati la
discriminazione non c'entra nulla con l'episodio verificatosi ieri a
bordo di un bus dell'Aim. Quattro nomadi, tre dei quali provvisti di
regolare biglietto, sono stati invitati a scendere dal mezzo pubblico a
causa del loro cattivo odore, così come richiesto dagli altri passeggeri
ai controllori.
La società rileva che i suoi dipendenti hanno agito nel rispetto del
regolamento di polizia urbana, il quale vieta la permanenza a bordo di
chi, per «ubriachezza, scarsa pulizia, o indecenza degli abiti crei
disturbo agli altri passeggeri».
IL SINDACO: "NON È RAZZISMO" «In una città come la
nostra - afferma Variati - nessuna forma di discriminazione etnica
sarebbe accettabile. Ma dai fatti emersi e accuratamente vagliati
dall'azienda, qui non si tratta di discriminazione o razzismo». «A casa
propria - prosegue il sindaco del Pd - ciascuno si comporta come meglio
crede. Ma quando si fa uso di un servizio pubblico come il bus, ci si
deve comportare in un modo che rispetti i diritti degli altri: se non si
accettano delle minime regole di buona condotta basate sul buon senso,
ci sono altre opzioni, come andare a piedi, o in bici, o in auto». «Il
fatto che si trattasse di nomadi - aggiunge ancora Variati - è per me
privo di qualsiasi rilevanza. Che siano vicentini 'doc', milanesi,
stranieri, caucasici, asiatici, americani, rom o sinti è irrilevante:
chi sceglie di fare uso di un servizio pubblico deve rispettare gli
altri utenti. E rispettarli significa anche non attuare comportamenti o
condotte che siano insopportabili per gli altri».
Fonte: www.leggo.it