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domenica 3 febbraio 2013

ZINGARI PUZZANO: GIU' DAL TRAM

Nomadi sì, nomadi no.
Non ce la racconta giusta questa storia. 

Siamo proprio sicuri che le persone fatte scendere dal tram a Vicenza sarebbero state allontanate lo stesso qualora di nazionalità italiana?

La questione è spinosa e da decenni non risolta. E' lecito insistere a voler integrare coloro che non desiderano integrarsi o hanno ragione coloro i quali sostengono il loro allontanamento
dal nostro Paese?

Un fatto è certo:
il corso della storia e la miscellanea dei popoli non si può decidere. Va così e basta.


Secondo il sindaco di Vicenza Achille Variati la discriminazione non c'entra nulla con l'episodio verificatosi ieri a bordo di un bus dell'Aim. Quattro nomadi, tre dei quali provvisti di regolare biglietto, sono stati invitati a scendere dal mezzo pubblico a causa del loro cattivo odore, così come richiesto dagli altri passeggeri ai controllori.
La società rileva che i suoi dipendenti hanno agito nel rispetto del regolamento di polizia urbana, il quale vieta la permanenza a bordo di chi, per «ubriachezza, scarsa pulizia, o indecenza degli abiti crei disturbo agli altri passeggeri».

IL SINDACO: "NON È RAZZISMO" «In una città come la nostra - afferma Variati - nessuna forma di discriminazione etnica sarebbe accettabile. Ma dai fatti emersi e accuratamente vagliati dall'azienda, qui non si tratta di discriminazione o razzismo». «A casa propria - prosegue il sindaco del Pd - ciascuno si comporta come meglio crede. Ma quando si fa uso di un servizio pubblico come il bus, ci si deve comportare in un modo che rispetti i diritti degli altri: se non si accettano delle minime regole di buona condotta basate sul buon senso, ci sono altre opzioni, come andare a piedi, o in bici, o in auto». «Il fatto che si trattasse di nomadi - aggiunge ancora Variati - è per me privo di qualsiasi rilevanza. Che siano vicentini 'doc', milanesi, stranieri, caucasici, asiatici, americani, rom o sinti è irrilevante: chi sceglie di fare uso di un servizio pubblico deve rispettare gli altri utenti. E rispettarli significa anche non attuare comportamenti o condotte che siano insopportabili per gli altri».

Fonte: www.leggo.it