Made in China che viola i diritti umani. Una ricerca di Amnesty international rivela la crescita del commercio di strumenti di tortura prodotti da aziende cinese e il collegamento tra questo export e le violazioni dei diritti umani in Africa e Asia.
Fino a 10 anni fa erano 28 le aziende cinesi coinvolte nella produzione
e nel commercio di strumenti potenzialmente pericolosi destinati al
mantenimento dell'ordine pubblico, la cifra oggi salita a 130.
Alcuni strumenti come i gas lacrimogeni, le pallottole di plastica e i
veicoli antisommossa potrebbero avere un utilizzo legittimo, ma vi è
comunque il pericolo che vengano utilizzati in modo improprio se
esportati in paesi dove vi è il rischio concreto che possano essere
usati per compiere gravi violazioni dei diritti umani. Questi
strumenti sono considerati legittimi infatti solo se usati secondo gli
standard internazionali e se chi li usa è adeguatamente addestrato e può
rispondere in pieno del proprio comportamento. Purtroppo il rapporto
di Amnesty international e Omega research Foundation
cita casi di esportazioni verso paesi in cui vi è il rischio concreto
che l'uso di tali strumenti contribuirà a gravi violazioni dei diritti
umani. Il rapporto denuncia inoltre il commercio estero di altri
prodotti intrinsecamente crudeli, come i manganelli elettrici, i
bastoni acuminati e strumenti di costrizione come i congegni serra
gambe, che dovrebbero essere immediatamente proibiti.
"Sempre più aziende cinesi stanno
facendo profitti col commercio di strumenti di tortura e di repressione,
alimentando le violazioni dei diritti umani a livello mondiale - ha
dichiarato Patrick Wilcken, ricercatore specializzato nel commercio di
materiali di sicurezza e diritti umani - questo commercio, che procura
immense sofferenze, è in pieno boom poiché le autorità cinesi non fanno
nulla per impedire alle aziende di esportare questi disgustosi congegni o
per impedire che strumenti destinati ad attività di polizia finiscano
nelle mani di noti violatori dei diritti umani".
Le aziende cinesi, la maggior parte delle quali di proprietà statale,
stanno conquistando quote sempre più ampie nel mercato globale degli
strumenti per il mantenimento dell'ordine pubblico. Di recente, bastoni
acuminati prodotti in Cina sono stati usati dalla polizia della Cambogia
ed esportati alle forze di sicurezza di Nepal e Thailandia.
La Cina è l'unico paese noto nel mondo per la produzione di bastoni acuminati, con punte di metallo disposte lungo la parte terminale o addirittura su tutta la lunghezza dello strumento. Si tratta di oggetti prodotti per torturare e possono causare sofferenza e dolore gravi.
Dalle ricerche di Amnesty international e Omega research foundation è poi emerso che 29 aziende cinesi pubblicizzano i bastoni elettrici.
La Cina è l'unico paese noto nel mondo per la produzione di bastoni acuminati, con punte di metallo disposte lungo la parte terminale o addirittura su tutta la lunghezza dello strumento. Si tratta di oggetti prodotti per torturare e possono causare sofferenza e dolore gravi.
Dalle ricerche di Amnesty international e Omega research foundation è poi emerso che 29 aziende cinesi pubblicizzano i bastoni elettrici.
Sulla base dei materiali realizzati
dalle aziende per promuovere le vendite, è stato possibile concludere
che parecchie aziende vengono tali strumenti ad agenzie per il
mantenimento dell'ordine pubblico di ogni parte del mondo, comprese
quelle note per violare regolarmente i diritti umani."Non può esservi
alcuna scusa per consentire la produzione e il commercio di strumenti il
cui scopo principale è quello di torturare o infliggere trattamenti
crudeli, disumani e degradanti, atti efferati totalmente vietati dal
diritto internazionale. Le autorità cinesi dovrebbero introdurre il
divieto di produrre ed esportare questi strumenti" ha aggiunto Wilcken.
Un'azienda, la China xinxing import / export corporation, che pubblicizza strumenti quali congegni serra
pollici, sedie di contenimento, pistole elettriche e manganelli
elettrici, ha dichiarato nel 2012 di essere in rapporti con oltre 40
paesi africani e che il suo commercio con l'Africa era superiore a 100 milioni di dollari Usa.
Amnesty international e Omega research foundation hanno rinvenuto prove
dell'uso di manganelli elettrici di fabbricazione cinese da parte della
polizia in Egitto, Ghana, Madagascar e Senegal.