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venerdì 20 febbraio 2015

20 FEBBRAIO: GIORNATA MONDIALE DELLA GIUSTIZIA SOCIALE

Prima di sparare a zero come fanno in molti su politici ed economisti, è opportuno che ciascuno di noi si faccia un esame di coscienza e si chieda: "Cosa sto davvero facendo per la giustizia sociale?".
Io per primo me la devo porre questa domanda.

Politica ed economia hanno le loro colpe ma le decisioni che cambiano il corso della storia vengono formalizzate dall'alto sulla base di una spinta propulsiva

proveniente dal basso.
Noi dunque, la gente "normale", abbiamo un grande potere: cambiare la cultura sui fenomeni in maniera tale che i "capi" debbano prendere atto delle cose e mutarle con le leggi.

E così cerchiamo di capire cosa davvero facciamo tutti i giorni per aiutare chi sta peggio, per moderare i nostri consumi, per inquinare di meno, per rispettare uomini/animali/cose, per vivere in maniera retta e sostenibile.

Dopo esserci dati la risposta, troviamo un momento per riflettere su come possiamo migliorare la nostra stessa vita e quella altrui.


Alessio Bacchetta
 

Le diseguaglianze aumentano sempre di più e creano distanze che sembrano incolmabili tra gli uomini che, almeno in teoria, dovrebbero nascere liberi ed essere uguali in dignità e in diritti e la parola “giustizia” sembra troppo spesso assumere un significato astratto. La crescita del divario è confermata da uno studio del gruppo di ong Oxfam, secondo il quale quasi la metà di tutta la ricchezza generata nel mondo è nelle mani dell’un per
cento della popolazione.

Il 20 febbraio si celebra Giornata mondiale della giustizia sociale, istituita dalle Nazioni Unite nel 2007. L’Onu invita gli stati membri ad aderire e a dedicare la giornata alla promozione di attività volte allo sviluppo sociale.

“Il divario tra i più poveri e più ricchi in tutto il mondo è vasto e in costante crescita. Dobbiamo fare di più per responsabilizzare gli individui attraverso un lavoro dignitoso, sostenere le persone attraverso la protezione sociale e garantire che le voci dei poveri e degli emarginati siano ascoltate”, ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon.

 La giustizia sociale è un principio fondamentale per la convivenza pacifica tra le nazioni e all’interno di esse. Sosteniamo i principi della giustizia sociale quando promuoviamo l’uguaglianza di genere e dei diritti delle popolazioni indigene e dei migranti e quando eliminiamo le barriere che le persone devono affrontare a causa del sesso, età, etnia, religione, cultura o disabilità.

Il perseguimento della giustizia sociale per tutti è uno degli obiettivi principali delle Nazioni Unite. Un esempio concreto è l’adozione da parte dell’Organizzazione internazionale del lavoro della Dichiarazione sulla giustizia sociale per una globalizzazione giusta. La Dichiarazione si concentra sulla necessità di garantire risultati equi per tutti attraverso l’occupazione, la protezione sociale, il dialogo sociale, e il rispetto dei principi fondamentali e dei diritti sul posto di lavoro.

L’edizione del 2015 è dedicata alla lotta al traffico di esseri umani e alle moderne forme di schiavitù. Per contrastare questo fenomeno l’Organizzazione internazionale del lavoro ha adottato lo scorso giugno un nuovo protocollo giuridicamente vincolante, per rafforzare l’azione mondiale per l’eliminazione del lavoro forzato.

Fonte: www.lifegate.it