La meditazione è la
totale concentrazione nel momento presente, volta
all’auto-realizzazione, alla presa di coscienza di se stessi, alla
conoscenza di quello che siamo in realtà, un modo per staccarci dal
mondo e da quello che il mondo vuole che noi siamo, per ritrovare
appunto se stessi.
Se
diventasse materia di studio la meditazione a scuola, i bambini
sarebbero in grado di essere davvero autentici, di crescere senza una
maschera, di evolversi per quello che sono e non per quello che la
società richiede che siano.
La
vita di tutti i giorni, con le sue regole e le sue imposizioni
costruisce intorno a noi uno scudo che impedisce al nostro essere di
realizzarsi, e fa si che ci si adegui e ci si adagi in questa semplicità
dettata dal conformismo, senza dare spazio a noi stessi.
E
così i bambini, i ragazzi imparano a vestire quella maschera e ad
essere insensibili al mondo che li circonda, alla natura, agli animali,
alla vita in genere,
perdendo quello che è l’empatia verso qualsiasi forma di vita.
Essere
coscienti di se stessi è il modo migliore per imparare a non
conformarsi, per questo motivo è importante la meditazione già in tenera
età, a scuola, per imparare quello che veramente li appassiona, quello
che realmente amano e non perché gli viene imposto o suggerito, ma
perché lo sentono dentro. Si creerebbero persone più forti in grado di
vivere il presente e in grado di diventare da grandi ciò che davvero il
loro cuore vorrebbe.
“Se
ad ogni bambino di 8 anni venisse insegnata la meditazione, riusciremmo
ad eliminare la violenza nel mondo entro una generazione” – Dalai Lama
La
meditazione aiuta a dare un senso alla propria vita e se i bambini la
praticassero regolarmente sarebbero meno inclini allo stress,
svilupperebbero legami più forti senza sentirsi in competizione con gli
altri.
Diversi studi
clinici hanno dimostrato che la meditazione aumenta lo spessore
corticale del cervello, protegge il corpo dalle malattie e migliora
significativamente l’attenzione e la concentrazione.
La meditazione è utile anche per ridurre il rischio d’infarto, infatti uno studio dell’American Heart Association, ha dimostrato che su 210 pazienti con malattie coronariche, la metà che è stata sottoposta ad un programma di meditazione trascendentale (TM),
in cinque anni è riuscita ad abbassare il rischio di infarto e di ictus
del 48% rispetto a chi era stato sottoposto a profilassi medica di
routine.
Gli studiosi Lazar & Kerr hanno studiato gli effetti che ha la meditazione sullo spessore corticale del cervello:
“La
regolare pratica della meditazione è associata ad un aumento di
spessore in un sottoinsieme di regioni corticali legate alle vie
somatosensoriali, uditive, visive e le elaborazioni interoceptive.
Inoltre, la pratica regolare della meditazione può rallentare il
diradamento legato all’età della corteccia frontale.”
Altri
studi hanno dimostrato che la meditazione a scuola riduce di molto
stress e depressione, tutte sintomatologie molto e troppo comuni ai
nostri giorni, per questo motivo è importante che già da piccoli i
bambini imparino a meditare e a prendere coscienza di se stessi, per
vivere in pace con gli altri e soprattutto con se stessi.
Fonte: www.eticamente.net