Il professor Yvan Touitou, un cronobiologo professore alla Faculté de médecine de la Pitié Salpêtrière, ha parlato al Corriere della sera
per spiegare che la salute dei bambini passa attraverso un corretto
riposo, e la scuola deve preoccuparsi di più della loro salute.
Uno
sfasamento tra i ritmi biologici e quelli imposti dall’orario delle
lezioni può causare
disordini alimentari, distrazione e difficoltà nella concentrazione.
disordini alimentari, distrazione e difficoltà nella concentrazione.
Anche secondo uno studio effettuato dalla American Academy of Pediatricians (AAP), intitolato Let them sleep (lasciamoli
dormire), i
bambini ma soprattutto i ragazzi in età adolescenziale e
pre adolescenziale, hanno bisogno di almeno 9 ore di sonno per
recuperare le energie e regolare i ritmi veglia-sonno.
I
ragazzi, a causa degli sbalzi ormonali tipici dell’età dello sviluppo,
faticano ad addormentarsi prima delle 11 di sera e con l’ingresso a
scuola alle 8 difficilmente riescono a dormire a sufficienza.
Questa mancanza di sonno, sempre secondo lo studio americano, potrebbe portare a obesità e depressione.
Touitou si concentra sui bambini delle elementari e spiega che i loro ritmi sono fondamentalmente diversi da quelli di un adulto: “Gli
orari scolastici convenzionali non sono adatti alla loro capacità di
concentrazione. E’ assurdo chiedere quattro o cinque ore di attenzione
di fila, quando si sa che il picco per un bambino di dieci anni è nella
seconda parte nella mattinata, tra le dieci e le undici.”
Secondo
il professore intervallare le giornate di scuola con alcuni giorni di
vacanza, pochi ma più frequenti, sono una soluzione migliore che una
lunga vacanza che può essere deleteria per l’apprendimento.
I
ritmi scolastici sono stati modificati in Francia e in questa tabella è
possibile notare le differenze di orario tra Italia e altri paesi
europei e non.
In
Finlandia le ore scolastiche sono decisamente meno, eppure i risultati
raggiunti dagli studenti sono i migliori secondo le classifiche OCSE
(Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), mentre in
Italia le performance degli studenti italiani sono ancora al di sotto
delle medie.
I
ragazzi, ma soprattutto i bambini, hanno bisogno di dormire, di
riposare, di essere in cima alla lista delle preoccupazioni della scuola
in quanto a salute e benessere prima di ogni altra cosa.
Meno
ore di scuola non significa necessariamente meno conoscenza, anzi, un
miglior profitto, una migliore assimilazione di quello che viene appreso
e soprattutto un miglior equilibrio psicofisico.
Fonte: www.eticamente.net