Massa, 21 gennaio 2015 - Un altro atto di intimidazione ai danni
delle volontarie che si occupano del centro antiviolenza Duna di Massa.
Qualcuno nella notte ha di nuovo imbrattato la targa del centro con
scritte volgari ed offensive. Il centro sta fornendo un supporto
essenziale a decine di donne della nostra provincia (ma anche di
province vicine) vittime di violenza e opera in stretta sinergia con le
forze dell'ordine e la procura. Evidentemente qualcuno teme il
diffondersi di una maggior attenzione verso questa specifica tipologia
di reati gravissimi, come lo stalking e la violenza di genere, e sfoga
così la sua rabbia.
"La notte scorsa abbiamo subito un
vile atto di vandalismo - scrivono le volontarie - ignoti hanno
imbrattato la targa del Centro Antiviolenza Duna. E' la seconda volta in
un anno che subiamo atti di questo genere ma nonostante questo il nostro
lavoro continua e si rafforza nell'intento di contrastare il
maschilismo e la violenza insiti nella nostra società".
Alessandro Bandoni, presidente della Commissione dona per le pari
opportunità del Comune di Carrara, è il primo a stigmatizzare
l'accaduto: "Ennesimo atto maschilista e sessista nei confronti delle
donne - scrive -. È stata imbrattata con offese ignobili la targa dello
Sportello Antiviolenza D.U.N.A di Massa. Ogni parola sarebbe poco
contro la o le mano o le mani che si sono sporcate di questo gesto
indicibile perché con queste scritte con queste offese si è voluto
andare ad attaccare il luogo primario al quale ogni donna che subisce
violenza ricorre in prima istanza per difendersi. Esprimo la mia più
totale vicinanza e solidarietà alle donne dello sportello D.U.N.A e le
invito a continuare con sempre maggior vigore senza farsi intimorire da
questi gesti vigliacchi".
Fonte: www.lanazione.it