Dopo quanto tempo cambiate il pigiama con cui dormite?
Secondo un sondaggio inglese gli uomini tengono lo stesso pigiama per
13 giorni mentre le donne per ben 17. Davvero troppo e questo secondo
gli esperti fa sì che le persone siano maggiormente esposte al rischio
di infezioni alla pelle e cistiti.
Da quanto riporta il sondaggio, effettuato dalla Ergoflex (ditta che vende materassi) su un campione di 2.410 coppie inglesi
di età compresa tra i 18 e i 30 anni, il 54% delle donne ha
dichiarato di avere solo 2 pigiami da poter utilizzare mentre il 51% dice di indossarlo solo per un paio di ore a notte e dunque sarebbe per questo che viene lavato molto raramente (ma non dormono o come dormono questi inglesi?!).
dichiarato di avere solo 2 pigiami da poter utilizzare mentre il 51% dice di indossarlo solo per un paio di ore a notte e dunque sarebbe per questo che viene lavato molto raramente (ma non dormono o come dormono questi inglesi?!).
Gli uomini invece, per giustificare la trascuratezza nel proprio
cambio del pigiama, hanno dato la colpa alle loro compagne poco avvezze a
fare lavatrici. Anche loro infatti hanno dichiarato di non avere molti ricambi e di essere dunque “costretti” a tenere lo stesso indumento per tanti giorni.
Ma quale può essere la pericolosità del dormire per settimane e settimane con lo stesso pigiama? L’ha spiegato Sally Bloomfield, della London School of Hygiene and Tropical Medicine:
“Tutti noi ospitiamo sulla pelle e nell’intestino microrganismi vari che generalmente non sono dannosi, ma possono diventarlo se finiscono nel posto sbagliato, entrando in contatto con altre parti del nostro corpo”.
Tra i batteri che possono dare più problemi c’è l’E. Coli,
responsabile di molti casi di cistite. Tra l'altro, anche in lavatrice,
questo come altri batteri, possono diventare pericolosi se si
effettuano lavaggi a basse temperature dato che nel cestello possono
proliferare andando a contaminare gli altri indumenti.
Quanto dunque andrebbe lavato il proprio pigiama? Una volta a settimana, secondo gli esperti.
Fonte: www.greenme.it