Non so esattamente come siano andate le cose né tanto meno occorre fare di ogni erba un fascio e pensare che oggi tutti i genitori sono degeneri e i professori defraudati del proprio ruolo istituzionale nella società.
Ma...
Questo accadimento mi colpisce poiché paradigmatico per riflettere sulla perdita progressiva di "potere" che
figure formative societarie hanno subito negli ultimi anni se non decenni. Agenzie educative come scuola e famiglia anno dopoanno vengono scalfite da un "pedagogia sempre più di strada e digitale" cui l'individuo viene allevato. Non dico di tornare in modo anacronistico ai tempi in cui nel paesello bisognava portare rispetto incondizionato a sindaco, dottore, farmacista e prete. Né esorto le persone a sviluppare un atteggiamento di deferenza o timore referenziale verso costoro ché anzi la vita è sopattutto tentativo di affermazione (pacifica) della natura di ciascuno di noi.
Certo però che venire a sapere che due genitori hanno malmenato un'insegnante che, almeno pare, faceva il proprio lavoro... Mi chiedo se questi due soggetti, prima di alzare le mani, si siano chiesti che tipo di esempio avrebbero dato alla figlia.
Mi chiedo perché oggi nelle scuole molti genitori si sentano in dovere di "dare lezioni" a un insegnante, che per protocollo e competenze, è lì apposta per saper fare il suo mestiere.
Ma forse sto esagerendo, magari si sono lasciati prendere dal nervoso e rappresentano solo un caso isolato.
Essendo spesso in contatto con insegnanti, so comunque per certo che oggi le famiglie sono diventate più pretenziose e arroganti di quanto fossero mio padre e mia padre quando sedevo fra i banchi di scuola.
Se smettiamo di avere rispetto per le istituzioni, possiamo chiudere baracca e burattini e mandarlo veramente affanculo questo mondo.
Alessio Bacchetta
La Procura di Cosenza ha aperto un'inchiesta su quanto segnalato
dalla vice preside del liceo classico "Telesio" di Cosenza, la quale ha
riferito di essere stata aggredita dalla madre di una studentessa
bocciata alla fine dell'anno scolastico. Il procuratore capo Dario
Granieri ha sottolineato, in una dichiarazione all'Agi, che il fascicolo
è stato aperto «a seguito dell'immediata segnalazione della squadra
Mobile di Cosenza».
L'aggressione sarebbe avvenuta nella tarda mattinata di martedì. La
docente, Rosanna Gallucci, sarebbe stata aggredita dalla madre
dell’allieva bocciata, mentre il marito della donna, secondo quanto
ricostruito dagli inquirenti, avrebbe fatto da "palo" sulla porta della
stanza in cui si svolgeva un incontro chiesto dagli stessi genitori.
Ad aggredire fisicamente la docente
sarebbe stata la donna che ha procurato alla vicepreside traumi e ferite
giudicate guaribili in 25 giorni. La docente sarebbe stata afferrata
per il collo e buttata a terra, venendo poi colpita più volte alla testa
e al viso. Entrambi i genitori devono rispondere di aggressione,
lesioni personali e violenza a pubblico ufficiale.
Fonte: www.ilquotidianoweb.it