Il direttore
Buzzi: "Successo inaspettato per quantità, provenienza e qualità dei film
partecipanti. Sarà una bella vetrina per Ispra e il nostro
lago
Maggiore"
Ispra (Varese) 19 giugno 2014 - Come a Venezia ci sarà l'imbarcadero col "red
carpet", ma a sbarcare a Ispra, piccolo comune sulle rive del lago Maggiore, in
provincia di Varese, non saranno star internazionali, ma filmmaker provenienti
da tutto il mondo. Ben 31 le nazioni partecipanti! La caratteristica che li
accomuna: tutti hanno realizzato le loro opere, cortometraggi e docu-film della
durata massima di venti minuti, con un budget ridottissimo o addirittura a costo
zero.
Si sono chiuse ufficialmente pochi giorni fa le iscrizioni al primo
festival internazionale del cinema povero, e la giuria è già al lavoro
per annunciare, tra 10 giorni, la selezione ufficiale dei finalisti composta da
una decina di cortometraggi, documentari e sceneggiature. Saranno
presentati al pubblico nelle serate del 18, 19 e 20 luglio nella
meravigliosa cornice all'aperto del Parco Castelbarco di Ispra,
affacciato sul lago. Oltre ai premi come miglior film, miglior documentario e
migliore sceneggiatura, sono previsti riconoscimenti all'interpretazione, alla
regia, alla fotografia.
Giancarlo Buzzi, autore teatrale, ideatore e direttore del
Festival, spiega come è nata l'iniziativa: "il festival nasce all'interno
dell'associazione culturale 'La Calebasse', che in Africa è un contenitore
'povero' ricavato da una zucca, il cui contenuto è invece spesso prezioso, come
l'acqua o il cibo. Il nostro festival vuole essere un contenitore povero per
contenuti ricchi. Questo spirito è stato capito appieno, sono frastornato dal
successo che abbiamo riscosso finora."
Insieme a Buzzi, tra gli ideatori, il portoghese Fernando Dos
Santos, il filmmaker italiano Giancarlo Samaritani e
sua moglie Silvia Minella. Internazionalità garantita anche in
giuria con l'inglese Tim Keller, il fotografo tedesco
Phil Soheli e il francese Pierre Ley, che
affiancheranno i membri italiani insieme ad alcuni giovani registi sulla cresta
dell'onda.
Film e documentari propongono per la maggior parte temi "impegnati" dei più
svariati, trattati con grande intensità ed efficacia. Non mancano le emozioni,
come quelle che suscita il bambino iraniano rimasto orfano e che si addormenta
abbracciato ad un filone di pane il cui odore gli ricorda la mamma scomparsa. In
concorso anche un documentario americano che testimonia i drammatici avvenimenti
dell'attualità siriana. Molti gli autori o i film già affermati, come il corto
italiano che con struggente poesia racconta il dramma dell'Alzheimer, o un
documentario/backstage di Paolo Virzì e Bobo Rondelli.
Per le tre serate conclusive del Festival l'ingresso al Parco Castelbarco
sarà rigorosamente gratuito, grazie anche al patrocinio del Comune di
Ispra ed il sostegno degli Sponsor Caffè Chicco d'Oro
e Mercante di Caffè. Attesi alcuni ospiti d'onore, tra cui
l'attore e produttore Roberto Andreucci, attualmente in tournée
con Max Tortora e reduce dalle fatiche di "Mister Ignis", recentemente trasmesso
dalla RAI.
Associazione Culturale Calebasse
L'Associazione Culturale "Calebasse" nasce con lo scopo di creare un punto di incontro per amanti del cinema, della fotografia, per persone volenterose che vogliono impegnarsi ad offrire a tutti indistintamente la conoscenza di altri popoli, delle loro abitudini culturali ed artistiche.
la "Calebasse"è un tipo di zucca che viene utilizzata da molti popoli dei paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa. E' un contenitore prezioso e ci sta di tutto, dall'acqua al latte, dai cereali alla farina... diventa una stoviglia o una cassa di risonanza per uno strumento musicale o altro ancora. Non c'è nulla di sofisticato nella "calebasse"; è la natura che ce la fornisce e cresce anche in terreni apparentemente aridi... spetterà poi all'uomo elaborarla a secondo dell'idea che ha su come utilizzarla, adornarla e conservarla ed i risultati sono sorprendenti.
L'Associazione Culturale "Calebasse" nasce con lo scopo di creare un punto di incontro per amanti del cinema, della fotografia, per persone volenterose che vogliono impegnarsi ad offrire a tutti indistintamente la conoscenza di altri popoli, delle loro abitudini culturali ed artistiche.
la "Calebasse"è un tipo di zucca che viene utilizzata da molti popoli dei paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa. E' un contenitore prezioso e ci sta di tutto, dall'acqua al latte, dai cereali alla farina... diventa una stoviglia o una cassa di risonanza per uno strumento musicale o altro ancora. Non c'è nulla di sofisticato nella "calebasse"; è la natura che ce la fornisce e cresce anche in terreni apparentemente aridi... spetterà poi all'uomo elaborarla a secondo dell'idea che ha su come utilizzarla, adornarla e conservarla ed i risultati sono sorprendenti.
Per info: Associazione culturale "Calebasse" Mail:
festivaldelcinemapovero@gmail.com