Forse all'oceanico popolo del pallone non interesserà, ma un quantitativo allarmante di persone in Brasile si è visto letteralmente radere al suolo l'abitazione (che magari ha con fatica conseguito dopo anni e anni di stenti e miserie) dall'industria intensiva del calcio. Quest'ultima, un po' come una matrigna sadica e senza scrupoli,
ha fagocitato idealmente e materialmente la miseria imperante nello Stato carioca in forza di un ragionamento: the show must go on. E, per dirla con Roberto Saviano relativamente alla camorra, per "business-business-business".
Credo che questi dati di fatto dovrebbero far riflettere anche gli appassionati di calcio, i quali a mio avviso sarebbe il caso boicottassero il mundiaL riappropriandosi di quella disponibilità umana che la rincorsa al profitto a tutti i costi ha polverizzato negli ultimi decenni.
Il video che risporto sotto fa capire molte cose, vi prego di guardalo.
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