L''Anguilla anguilla', conosciuta
comunemente come anguilla europea, è un pesce teleosteo della famiglia
Anguillidae. In alcune regioni italiane la femmina di grandi dimensioni
(lunghe fino a un metro e mezzo) viene chiamata capitone, mentre il giovanile, sottile e trasparente (40–60 mm), prende il nome di ceca.
Mangiare anguilla, o capitone che dir si voglia, è una tradizione irrinunciabile in molte
regioni di Italia, soprattutto nel Centrosud, dove questo pesce viene mantenuto vivo in casa fino al momento della cottura per la Viglia di Natale o il Cenone di Capodanno.
regioni di Italia, soprattutto nel Centrosud, dove questo pesce viene mantenuto vivo in casa fino al momento della cottura per la Viglia di Natale o il Cenone di Capodanno.
Ma è davvero giusto far finire l'anguilla nel menù?
Anche se ha un aspetto che alcuni trovano inquietante e sangue di una
temperatura diversa dalla nostra, questa creatura acquatica merita di
certo la nostra compassione ed empatia. A Natale non siamo forse tutti
più buoni? Proviamoci, cominciando dalla tavola e dal pranzo delle
feste. Risparmiare vite animali, anguille comprese, potrebbe essere
un'ottima azione.
Ed è possibile farlo senza rinunciare al piacere della buona tavola. Ecco, allora, 5 buoni motivi per non mangiare l'anguilla durante le Festività Natalizie.
1) Sono molto grasse
Per cominciare, l'anguilla ha molti
grassi, ben il 25%, e di conseguenza molte calorie. Non è di certo il
piatto ideale per chi dopo le vacanze non vuole fare i conti con i chili
di troppo.
2) Sono a rischio di estinzione
L'anguilla è registrata come "In pericolo critico" dalla Lista Rossa IUCN,
che è il gradino immediatamente precedente l'estinzione. Perché la
pesca è troppo intensiva. Inoltre, a causa del peculiare ciclo
riproduttivo, questa specie non è allevabile in cattività per
ripopolamenti, se non catturando i giovanili al loro ritorno dalla
migrazione.
3) Spesso vengono pescate in zone inquinate
Una delle zone in cui le anguille
vengono pescate, ad esempio, è la foce del fiume Sarno, uno dei corsi
d'acqua più inquinati d'Europa. Questo perché sono tra i pochi pesci che
riescono a sopravvivere in queste aree contaminate.
4) Vengono allevate e mantenute in spazi ristretti
I bacini naturali si spopolano? Arriva in soccorso l'acquacoltura, dove tutti i pesci allevati vengono cresciuti in piccole vasche sovrappopolate,
dove gli animali non possono esprimere il loro comportamento naturale
ed istinto e passano la loro vita tra atroci sofferenze. Anche quando
vengono vendute continuano a essere mantenute in piccole bacinelle per giorni e giorni.
5) Muoiono tra atroci sofferenze
Per uccidere l'anguilla, si legge su uno dei tanti blog di cucina preso a caso, è necessario "prenderla tenendola stretta con una mano per la coda e un'altra per il collo, quindi sbatterla con la testa sul marmo finché non sarà morta. In alternativa bisognerebbe buttarle ancora vive in una pentola colma di acqua bollente oppure decapitarle con un taglio secco nella testa".
Fonte: www.greenme.it
Fonte: www.greenme.it