L’ansia è uno dei problemi che maggiormente colpisce la società
contemporanea, tanto che molte persone trovano nei farmaci e negli
ansiolitici il rimedio più ovvio. Cure che però generano effetti
collaterali non da poco, uno su tutti l’assuefazione. In questo senso, la ricerca ha fatto passi in avanti, cercando alternative per sviluppare trattamenti sempre più efficaci e con ridotti effetti collaterali.
Gli scienziati del Vanderbilt University Medical Center, hanno pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience una
scoperta: si tratta degli
“endocannabinoidi” e i relativi recettori, sostanze secrete dall’organismo in grado di rilassare e alleviare i sintomi ansiosi. In questa ricerca si è scoperto come gli inibitori chimicamente modificati dell’enzima Cox-2 fossero in grado di alleviare nelle cavie i sintomi e i comportamenti tipicamente ansiosi. I recettori si trovano nel sistema gastrointestinale e in altre parti del corpo, e vi sono prove del loro ruolo in una vasta gamma di processi fisiologici e patologici, oltre alla modulazione di stress e ansia.
“endocannabinoidi” e i relativi recettori, sostanze secrete dall’organismo in grado di rilassare e alleviare i sintomi ansiosi. In questa ricerca si è scoperto come gli inibitori chimicamente modificati dell’enzima Cox-2 fossero in grado di alleviare nelle cavie i sintomi e i comportamenti tipicamente ansiosi. I recettori si trovano nel sistema gastrointestinale e in altre parti del corpo, e vi sono prove del loro ruolo in una vasta gamma di processi fisiologici e patologici, oltre alla modulazione di stress e ansia.
Per ora gli studi sono ancora in fase iniziale, ma gli scienziati
hanno dichiarato che gli effetti degli inibitori selettivi sviluppati
dai ricercatori potrebbero essere attivi allo stesso modo negli esseri
umani, senza effetti collaterali. Come riporta La Stampa, «La porta è davvero aperta – ha dichiarato il professor Sachin Patel, coautore dello studio – Abbiamo appena scalfito la superficie».
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