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lunedì 26 agosto 2013

LAILLY.D.: INTERVISTA A UNA POETESSA


Presentati ai lettori del mio blog per favore.  

Innanzitutto grazie a te, per avermi accolta in questo interessante blog e un saluto a tutti i lettori.
Sono Ilaria Lailly Daolio, in arte Lailly.d, emiliana di nascita, per la precisione di Sassuolo (Mo), città dove tutt'ora vivo. Il mio Amore per la scrittura, possiamo dire che nasce con me, ho sempre avuto questa passione fin
dalle scuole primarie; crescendo, questa esigenza, sì perché io la sento tale, oltre ad  essersiconfermata,  si è accentuata e non mi ha mai lasciata nemmeno per un attimo. Rappresenta per me una sorta di alleggerimento dell'anima, condividere i miei pensieri con un foglio di carta, mi fa star meglio, il rileggermi mi fa riflettere, sorridere, soffrire e ogni volta è un po' come un rivivermi.
Crescendo, ho rivolto i miei studi alla scienza, che considero la mia dottrina e la mia unica religione.
La musica, rappresenta un'altra componente fondamentale del mio cammino, questa passione mi ha portata a realizzare un mio Sogno, ossia fare la giornalista musicale, ottenendo un ottimo riscontro, e quest' esperienza mi ha donato importanti e grandi soddisfazioni.
Nel 2010 ho deciso di mettermi in gioco e ho iniziato a pubblicare i miei aforismi e le mie poesie personali sul sito "PensieriParole", senza nessuna intenzione di andare oltre, ma la gente fin da subito ha dimostrato un grande apprezzamento e interesse per i miei scritti; così ho continuato, da solitaria, senza pubblicizzarmi, cosa che tra l' altro non faccio nemmeno tuttora.
I miei aforismi possono piacere, non piacere, o essere condivisi, e per condivisi non intendo sul web, ma mi riferisco ad una condivisione interpersonale e ciò è quello a cui tengo maggiormente. Nel 2011 ho voluto buttarmi e per pura sfida personale ho partecipato al  "VII Concorso Letterario Internazionale" del sito "PensieriParole" e un mio aforisma è stato poi pubblicato sull' antologia "Dieci anni di PensieriParole" uscita a seguito di quell'evento.Nel 2012 mi ha atteso una grande e bellissima collaborazione, ossia avere l' onore di essere tra gli autori del libro "Poeti Per l’ Emilia", ideato dalle scrittrici Silvana Stremiz e Barbara Brussa per aiutare le popolazioni emiliane colpite dal sisma.Spinta da chi mi seguiva già da tempo e dalle richieste, a dicembre ho deciso di fondare la mia pagina ufficiale su facebook, curandola sì, ma lasciandola andare da sola. Io penso che se una cosa debba andare, lo deve fare da sé;  passati pochi giorni, mi sono arrivati messaggi di fans che cercavano di rintracciarmi da tempo, che già mi conoscevano e assiduamente mi seguivano, da lì è stato tutto un crescendo.In questi anni i miei pensieri sono stati utilizzati da molti siti importanti, da pittori, da musicisti e ciò mi riempie il cuore di gioia, perché io amo l' arte in tutte le sue sfaccettature.La gente rappresenta il vero riscontro di ciò che fai, ti dà la conferma che stai andando nella direzione giusta e completa la tua missione interpersonale di artista.Nel maggio 2013 ho avuto la soddisfazione di poter presentare, a fianco del giornalista Alfonso Scibona, con grande riscontro, "Poeti Per l’ Emilia" qui a Sassuolo, ad un anno dal sisma, all' interno di una bellissima serata organizzata dal comune, dove il libro ha ottenuto un riconoscimento ufficiale da parte del sindaco per l'aiuto materiale dato a queste zone grazie ai fondi raccolti.Recentissima invece è la mia ultima collaborazione con la pittrice Maria Luisa Bocchieri: assieme abbiamo dato vita ad un fantastico connubio tra arte e poesia; la Mostra interattiva dei suoi dipinti si tiene a Fano dal 23 agosto al 2 settembre ed è introdotta da alcuni versi da me composti esclusivamente per questo evento e i versi contengono parte dei titoli dati dalla Pittrice alle sue opere.

Dalla tua bio si desume la tua passione per la medicina; curioso come l'istinto poetico, che di primo acchito parrebbe squisitamente astratto e soggettivo, si unisca alla stringente verificabilità della scienza.

"Mi piace vagabondare tra gli estremismi estremi. È li che prende vita la mia vita".

Sono una persona molto estremista in tutto e sicuramente ciò si rispecchia anche nelle mie passioni.
Sono sempre stata attirata e affascinata dalla palpabile veridicità della scienza, della medicina e dal corpo umano e il suo funzionamento, ma anche dal lato impalpabile di questi miei interessi, ossia dalla mente, che rappresenta il contenitore dei pensieri, dalle reazioni chimiche. E' ormai risaputo che l'amore è alchimia, e dal cervello e cuore, il cui funzionamento è regolato da impulsi elettrici, quindi da energia e ogni singolo essere vivente sprigiona energia.
Tutto ciò mi ispira, ed ecco, riesco a trovare in questo connubio, tra palpabilità e impalpabilità, un sottile impercettibile legame che m' ispira fortemente.

  "L’innamoramento è la reazione chimica dell' amore".

Nei tuoi aforismi parli spesso di sogni; qual è l'effettiva connotazione che dai loro e che ruolo hanno nel concreto i sogni in una società italiana come quella odierna?


"I miei sogni sono il passaporto della mia anima".

I sogni, il mio rifugio segreto, impenetrabile, intoccabile, rappresentano le mie mete, le mie ambizioni; conservo gelosamente ogni tipo di sogno, sia quelli realizzabili, sia quelli irraggiungibili, li tengo lì, sempre pronti e sempre a portata di pensiero. Non smetterò mai di lottare per loro, con loro e non m'importa di quanta fatica o tempo siano necessari per arrivarci, sono una persona estremamente determinata e che crede fermamente in se stessa.
Per quanto riguarda la società odierna, la situazione reale purtroppo pone dei limiti, i problemi sono tanti e le priorità diventano altre; lo vivo io, sulla mia pelle, avendo tre figli, ma non dobbiamo mai abbandonare i nostri sogni, coccoliamoli, riserviamogli un posto esclusivo dentro di noi, non hanno data di scadenza, ci mantengono vivi dentro e fanno viaggiare la mente.

"Un individuo senza sogni è come un corpo senz' anima".

Collegandosi alla domanda precedente, si dice spesso come l'Italia sia sentina di consorterie, caste e nepotismi. Quali sbocchi credi possano avere ambizioni personali e talento?

Ti parlo per esperienza, avendo collaborato con tanti artisti: come in campo musicale, anche per l'arte e la poesia, a mio avviso l'Italia offre ben poco spazio, a meno che non ci si commercializzi per piacere alla massa e creare cose standard, che possano andare bene perché rispettano gli stereotipi massificati. Ma se fai tanto di uscire da certi schemi, o di non partecipare a qualche programma televisivo, che sforna pseudo artisti, ecco, allora scatta la zona off limits e l'auto finanziarsi diventa materialmente impossibile. La tua passione spesso non può far altro che divenire l'ultima delle tue priorità, o un hobby, ma mai fare l'errore di abbandonarla e di smettere di credere fermamente in lei, la perseveranza prima o poi ripaga.

I tuoi scritti lacrimano dolore; mi interessa il fatto che, a dispetto di ciò, tu ti consideri una persona positiva e non mesta. Sovvertiamo dunque la figura stereotipata del poeta autoreferenzialmente chiuso nel suo guscio introspettivo?

Lo scrivere per me rappresenta un modo per metabolizzare il dolore e la biro ne è il mezzo di trasporto, sì, perché io scrivo ancora sul caro foglio di carta.
Diciamo che il passato mi ha dato molto spunto a riguardo, quindi spesso, osservando le mie cicatrici, riemerge, e da lì la necessità di farlo uscire. Ma ovviamente ci si evolve, il tempo passa e si ritrova il sorriso, nonostante quell'alone non ti abbandoni mai.
Ti rispondo alla seconda parte con tre miei pensieri:

"Artista è colui che sa svestirsi dei propri indumenti anatomici e vestirsi solo del proprio essere, senza timore di esibire liberamente le sue nudità interiori".

"L'artista possiede l'innata capacità di non esaurirsi mai, nonostante lasci sempre frammenti di sé in ciò che crea".

"L'artista viaggia su frequenze diverse, possiede una sensibilità differente, ma non vive in guscio, ha solo un modo diverso di vivere la vita e possiede il naturale dono di saperla osservare e filtrare da un’ altra ottica". 


TO BE CONTINUED ....