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L’uso di sostanze stupefacenti non solo rovina gli organi all’interno
del nostro corpo, ma cambia radicalmente i connotati: è il messaggio di
un ente americano, Rehabs.com,
che per la sua ultima campagna ha pensato di usare una tecnica
scioccante, ovvero di mostrare in che modo cocaina, eroina e le altre
droghe modificano il
viso di una persona, invecchiandola profondamente
anche nel giro di pochi mesi.
Facce irriconoscibili
Rehabs.com
è un’associazione americana privata che si occupa di promuovere
programmi di riabilitazione dalle dipendenze e pubblicizza una rete di
centri americani. Dal suo sito, raccogliendo i dati provenienti dalle
carceri della Florida e dagli enti governativi impegnati nella lotta
alla droga, ha lanciato la sua ultima campagna: infografica, video e
gallery di facce, «Faces of drug arrests»,
i visi di chi è stato arrestato per droga (e la consuma). C’è Amy, 35
anni, arrestata per rissa e possesso di metanfetamine: dal 2003 al 2013
il suo viso è così stravolto, invecchiato, ammalato da essere divenuto
irriconoscibile, ricco di solchi, ecchimosi, scavato, disidratato,
ingiallito (qui il video della campagna).
E come Amy, ci sono altre decine di giovani, uomini e donne, che sono
finiti ripetutamente in prigione per il consumo di droghe di ogni tipo.
Gli effetti delle droghe
La carrellata di visi distrutti dagli stupefacenti è accompagnata da dettagli tecnici sulle conseguenze del loro uso prolungato, che seppur allarmanti non funzionano bene tanto quanto la vista dei corpi che cambiano drasticamente. Uso di cocaina? Si incorre in perdita ragguardevole di peso e infiammazione senza ritorno delle vie nasali. Uso di metanfetamine di vario genere? Perdita di peso, dei denti, solchi e piaghe sul viso, invecchiamento accelerato. Uso di eroina? Perdita di peso, ascessi, cellulite, croste sulla pelle. Uso di ossicodone (oppioide)? Occhi rossi, viso arrossato, variazioni considerevoli di peso (dimagrimenti o ingrassamenti eccessivi) e rimpicciolimento delle pupille. Senza contare i cambiamenti, che le foto non raccontano ma lasciano solo intuire, a livello mentale e psicologico che l’uso prolungato di stupefacenti provoca al consumatore.
Fonte: www.corriere.it