Agli abituali frequentatori delle serate
targate organizzazione Insound non sarà sfuggito un folletto che nel corso
della notte zompa qua e là con un microfono in mano. Il suo nome d’arte, Lhens,
si aggiunge a quello di battesimo, Paolo. Il nostro si divide con lo stesso
impegno fra il main stage hardstyle e la saletta hardcore
e di un aspetto si
può essere certi: non lo si vede mai stare fermo. O meglio lo si può vedere in
equilibrio con un bicchiere in testa, uno dei gesti per cui è più conosciuto.
Ho cominciato una sera per caso con il dj Air
Teo e Marco Marchese, ho preso in mano un microfono e da lì è partito tutto.
All’inizio ero con la loro organizzazione, poi ho conosciuto Doctor Zot e ho
raggiunto Insound. Ricordo delle belle serate nel novarese al locale “Black
Jack” a Sizzano, l’entusiasmo è ancora quello.
E’ innegabile che Insound di cui fai parte sia
una delle più importanti a livello nazionale; qual’è a tuo parere la vostra
formula di successo?
Siamo una famiglia, siamo uniti, questo
funziona. Ho avuto anche esperienze con l’organizzazione Vertigo a Genova. Non
ho trovato particolari differenze; il nostro è ancora una mondo in cui si viene
alla serata per ballare. Poi, logico, ci sono le teste di cazzo che a volte
rompono le scatole, ma siamo tutti amici di solito.
Chi si riconosce in filoni come hardstyle e
hardcore, almeno una certa parte, parla di stile di vita connesso; a tuo parere
esiste questo? E, se sì, in cosa consiste?
Amare la musica e viverla in ogni momento
sempre e comunque non solo il sabato sera ma tutte le giornate.
Come organizzi la serata? La prepari?
Non preparo niente, mi lascio guidare dalla gente
e lascio decidere a loro se ho fatto bene o male; fino adesso la risposta è
stata soddisfacente.
Ritieni che il pubblico dei suoi hard sia
unito? Muovi una critica, se c’è, alle persone che vengono alle vostre serate.
Si viene a ballare per divertirsi e non per
far casino.
Tu abiti a Novara, città che conosco molto
bene; come mai non è mai riuscita a proporre ai ragazzi una vita notturna degna
di questo nome?
La mentalità è troppo chiusa, esistono solo il
“Celebrità” il “Ryan’s”; se anche tu organizzi una serata hard, magari funziona
ma andrà mai avanti troppo bene. Ci sono tanti ragazzi di Novara che vengono a
Santhià e Torino che vengono a Insound, ma nella loro città non funzionerebbe.
Quali sono gli artisti in ambito hardstyle e
hardcore che apprezzi di più?
Hardstyle: Headhunterz e Noisecontrollers;
hardcore: F.Noize e Noize suppressor.
Sembri sempre molto coinvolto dal tuo lavoro:
dai man forte al dj, stimoli il pubblico, ti si vede nel corso della notte
sempre pimpante. Come ci riesci?
Mi lascio trascinare, è una cosa naturale che
viene da dentro.
Fai finta che io sia uno che odia la tua
musica e non la conosce; prova a convincermi della sua bontà.
Ti risponderei malissimo, è meglio tu non mi
facessi questa domanda (ride).
Dimmi qualcosa che non ti ho chiesto in
quest’intervista.
Io amo questa musica e continuerò a lavorare
per rendere migliori queste serate.