L'Irlanda è il Paese migliore del mondo. Mentre l'Italia è solo al 20esimo posto. Parliamo della
classifica stabilita dal primo Good Country Index,
realizzato da Simon Anholt, un esperto che ha raccolto i dati dell'Onu,
della banca mondiale e di altre organizzazioni internazionali.
Tra i parametri valutati
troviamo qualità della vita, tecnologia e cultura. L'Italia si sarebbe
classificata in fondo
alla lista per via dello scarso contributo alla
pace e alla sicurezza internazionale, categoria per cui il nostro Paese
si trova addirittura alla 102esima posizione. E per quanto riguarda la cultura, l'Italia è solo al 22esimo posto.
Tra i Paesi nelle posizioni migliori
troviamo Finlandia, Svizzera, Olanda e Nuova Zelanda. La classifica ha
valutato un totale di 125 Stati. La classifica si chiude con Iraq, Libia
e Vietnam, che si trovano agli ultimi posti per via dei conflitti e
della povertà.
Cos'ha l'Irlanda di così speciale? Secondo il Good Country Index l'Irlanda è il Paese che offre il maggior contributo all'umanità e al pianeta.
L'Irlanda si distingue per l'attenzione ai diritti, alla prosperità e
all'uguaglianza. L'isola è al settimo posto per quanto riguarda la
cultura, al nono posto nel settore salute e benessere e in quarta
posizione dal punto di vista dell'ordine internazionale. Le posizioni di
Irlanda e Finlandia erano quasi equivalenti, ma l'Irlanda si è
particolarmente distinta per il proprio contributo ai diritti umani a e
al benessere dell'umanità.
Per il suo contributo globale alla
qualità della vita sul nostro pianeta l'Irlanda ha superato qualsiasi
altro Paese del mondo. Per quanto riguarda i Paesi considerati in via di
sviluppo, il Kenya è l'unico Stato africano ad essere
rientrato tra i primi 30 posti in classifica. Nell'indice generale si
trova al 26esimo posto. Il Kenya viene considerato
un esempio da seguire, poiché ha dimostrato che un contributo
significativo alla società non è affatto appannaggio esclusivo delle
nazioni ricche.
Per creare l'elenco, i ricercatori hanno preso in considerazione
la dimensione economica di ogni Paese a ne hanno quindi valutato i
contributi globali a scienza e tecnologia, cultura, pace e sicurezza
internazionale, ma anche per quanto riguarda il clima, il rispetto del
pianeta e il benessere della popolazione.
Gli esperti hanno dichiarato che l'indagine non aveva l'obiettivo di esprimere giudizi morali sui diversi Paesi del mondo, ma piuttosto di riconoscere l'importanza di contribuire al bene comune in una società globalizzata e di accendere un vero e proprio dibattito su quale sia lo scopo di ogni Paese.
Fonte: www.greenme.it
Fonte: www.greenme.it