Da oggi è reato non prestare soccorso ad un animale dopo averlo investito con la macchina.
In un Paese come l'Italia, in cui si dice da più parti che tutto va a scatafascio (non sempre ragionevolmente), questa è notizia importante ancorché storica.
Risale all'estate 2010 la modifica al codice della
strada che obbliga al soccorso degli animali vittime di incidenti, ma
a partire da ora il cambiamento è rafforzato
con la
pubblicazione del decreto ufficiale sulla
Gazzetta ufficiale n.289.
Vale quindi la pena ripetere, per tutti coloro che
non lo sapessero ancora, che l'omissione di soccorso nei confronti
di un animale ferito in un incidente della strada è, per
legge, equiparata a quella nei confronti di un essere
umano.
Allo stesso modo, sono autorizzati per legge
l'utilizzo della sirena e del lampeggiante tanto per le ambulanze
veterinarie in emergenza quanto per i mezzi di vigilanza zoofila.
Lav ed Enpa si dichiarano soddisfatte: «La norma ha
preso atto del cambiamento del sentire comune sul dovere di prestare
soccorso anche agli animali. Le sanzioni erogate fino ad oggi per le
violazioni sono state un esempio positivo per automobilisti e polizie
locali».
«Nel decreto - continuano le associazioni - siamo
riusciti a far inserire il pieno riconoscimento del privato cittadino
che porta per dovere civico un animale incidentato in un ambulatorio
veterinario, la necessità di intervento anche ai fini della tutela
dell'incolumità pubblica e il pieno riconoscimento dell’attività
delle guardie zoofile».
«Ora le Regioni e i Comuni devono rafforzare i
propri compiti di intervento già previsti da altre normative».
«Fino al 12 agosto 2010 si poteva essere sanzionati
se per portare con documentata urgenza un animale ferito da un
veterinario si passava un incrocio col semaforo rosso. Ora si può,
come per salvare una vita umana. L'ambulanza veterinaria è stata
equiparata ora, nella necessità di avere la strada libera da parte
di auto e vigili urbani, alle ambulanze umane. Così come
all'intervento delle guardie zoofile è stato riconosciuto lo stesso
carattere d'urgenza di quello di carabinieri e polizia».
In caso di incidente stradale, è dunque un
obbligo fermarsi se si è investito qualunque animale, «un cane
o un capriolo, un cavallo o un gabbiano».
Il giro di vite ormai legittimato sull'obbligo di
soccorso agli animali servirà, si spera, a non tirare dritto dopo un
eventuale incidente della strada e, per quanto riguarda i testimoni,
a denunciare i pirati che si danno alla fuga.
Fonte: www.all4animals.it