Sweetie ha dieci anni, un viso d’angelo e grandi occhi neri: vive
nelle Filippine e, quando è al computer, con lei si connettono ogni
giorno centinaia di uomini da tutto il mondo. Cosa cercano? Sesso
online: niente di più, niente di meno; ma c’è una cosa che non sanno:
Sweetie non esiste. La bambina non è altro che un’esca,
un’ingegnosa
simulazione informatica attraverso cui la sede olandese
dell’associazione “Terre des Hommes” ha stanato circa un migliaio di
pedofili.
Il turismo sessuale tramite webcam rappresenta ormai un fenomeno
diffuso: in parte ha sostituito e in parte si è aggiunto ai viaggi reali
compiuti ogni anno da centinaia di migliaia di uomini provenienti dai
paesi più ricchi del pianeta. La vacanza sessuale è stata infatti
rimpiazzata da molti con un escamotage molto più alla portata di
mano: il computer e la webcam, che consentono ai pedofili di abusare a
distanza dei minori conducendo una vita quotidiana apparentemente
normalissima.
Si calcola che ogni giorno siano in linea circa 750000 pedofili e
che, solo nelle Filippine, decine di migliaia di bambini subiscano abusi
sessuali ogni giorno. Sesso in cambio di denaro: una storia vecchia
come il mondo. Ma internet è un’arma a doppio taglio ed è proprio
sulle enormi e capillari potenzialità della rete che “Terre des Hommes”
ha deciso di basarsi per moltiplicare e se possibile centuplicare i
deludenti risultati ottenuti finora contro la pedofilia virtuale (nelle
Filippine i condannati effettivi, al momento sono solo sei). Attraverso
Sweetie “Terre des Hommes” ha consentito di rintracciare più di mille pedofili nel giro di soli due mesi.
Fonte: www.buonenotizie.it