Mi avete letto in ...

venerdì 20 dicembre 2013

CLOWN T. - THE SERIES

Diamo volentieri spazio a questa iniziativa in cui il cinema si intreccia con la vita webe soprattutto la clown terapia (clicca per scoprire di cosa si tratta).
Per maggiori informazioni sul progetto: http://www.clownt.it/

LA SERIE: La serie sarà articolata in 5 puntate da 20 minuti, adattabili ad un formato web da 10 puntate da 10 minuti. La serie nasce dalla volontà dell’ADO (Associazione dipendenti ospedalieri) di
affrontare la tematica delle terapie alternative, ed in particolare la clownterapia, a sostegno della medicina tradizionale tramite un linguaggio fruibile dal grande pubblico. Ha così deciso di affidare la realizzazione della serie alla casa di produzione Rec-Volution Lab. commissionando sceneggiatura e regia a Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenga, giovani registi già distinti in produzioni indipendenti apprezzate in festival nazionali e internazionali.

 LOG-LINE: Greta è una giovane laureanda in medicina incuriosita dalle terapie alternative e solidali. Si affiderà, quindi, all’esperienza di Damiano e Teodoro, due trentenni che nel tempo libero si dedicano come volontari al servizio di clownterapia. Tra situazioni a volte amare e a volte ironiche, Greta scoprirà che il servizio di clownterapia è molto più delicato e difficile di quanto poteva immaginare.

PARTNERSHIP:
La serie CLOWN T. nasce principalmente dall’intento di voler diffondere e approfondire delicati temi sociali come quello della clownterapia e delle altre terapie alternative e solidali. Proprio per queste ragioni la produzione può vantare collaborazioni di prestigio.
L’ANTAS onlus (Associazione nazionale terapie alternative e soldali) fornirà supporto sia in fase di preparazione, con consulenze sulla sceneggiatura, sia in fase di realizzazione garantendo la presenza di veri clown dottori sul set, sia come consulenza per gli artisti che come veri e propri interpreti della stessa serie.
L’ADO (Associazione dipendenti ospedalieri), promotrice iniziale del progetto che ha voluto fortemente uno script che puntasse sulle tematiche sociali trattate e si è fatta tramite per il coinvolgimento della struttura ospedaliera.
L’ospedale S.S. Trinità di Sora (Fr) che ha concesso l’utilizzo di un’ala della struttura, debitamente arredata, per il periodo delle riprese a titolo gratuito.
Cineama, giovane casa di produzione che ha deciso di sposare il progetto garantendo supporto produttivo per la realizzazione della puntata pilota girata nel mese di Novembre.

I giovani attori che interpreteranno i tre Clown Dottori protagonisti saranno: Elena Misiti
(Greta), Stefano Cavanna (Teodoro) e Marco Arata (Damiano).
Tra gli altri interpreti che hanno già formalizzato la disponibilità a partecipare citiamo Giulio Scarpati (guest star), Renato Scarpa (guest star), Pasquale Petrolo in arte “Lillo” (Dott. Ferrarotti), Claudio Gregori in arte “Greg” (guest star), Marco Messeri (Silvio capoclown), Fabrizio Mineo (Dott. Pierelli), Emanuel Bevilacqua (Oscar, autista ambulanza), Lina Bernardi (Agnese, Nonna Teodoro), Silvia Tortarolo (Signorina Salviati, Caposala), Lorenzo Lucchi (Leandro) e Franco Trevisi (guest star).

LA CLOWNTERAPIA
“Una risata può avere lo stesso effetto di un antidolorifico: entrambi agiscono sul sistema nervoso anestetizzandolo e convincendo il paziente che il dolore non ci sia.” Con queste parole il dottor Hunter Adams (meglio noto come Patch Adams) ha gettato le basi di quella che sarà la sua nobile attività fondata sull’utilizzo terapeutico della felicità (gelotologia). Secondo il dottor Adams, il rapporto che deve sussistere tra paziente e dottore è fondato sulla fiducia reciproca e sul buon umore, mentre gioia e creatività diventano prescrizioni essenziali delle sue cure. Nasce così la Clownterapia, una particolare assistenza in ambito sanitario basata sull’applicazione di un insieme di tecniche ereditate dal circo o dal teatro da strada in contesti di disagio (fisico o sociale) come ospedali, orfanotrofi, case di riposo.
I Clown Dottori effettuano in genere giri di visita nelle stanze instaurando rapporti diretti con i loro pazienti. I Clown Dottori operano prevalentemente nel reparto di pediatria, ma lo studio della gelotologia ha provato che l’utilizzo della comicità e della metafora terapeutica può essere utilizzata anche su target non pediatrici. E’ scientificamente provato che l’utilizzo di questa terapia permette la creazione e il consolidamento dei rapporti instaurati tra malati, familiari e personale sanitario. I dottori e i volontari che scelgono di praticare questo tipo di terapia, operano in stretto contatto con l’equipe ospedaliera e nonostante il loro aiuto assicuri un netto miglioramento della qualità della vita dei malati, in molte strutture la loro presenza viene ancora oggi rifiutata.
Negli ultimi anni la Clownterapia ha visto un notevole aumento in molte cliniche di diversi paesi del mondo. In Italia, i primi clown-medici, risalgono all’inizio degli anni novanta.

Al fine di restare in sintonia con la terapia offerta dai Clown Dottori, fondata sulla risata e sul buon umore, CLOWN T. decide di adottare un linguaggio raggiante, utilizzando personaggi e situazioni stravaganti, il tutto unito a dialoghi agili e ironici. Scopo finale di CLOWN T. è quello di far divertire lo spettatore (come i Clown Dottori vorrebbero) portandolo però, mediante lo strumento della risata, a riflettere su molte situazioni amare tipiche della quotidianità e della realtà ospedaliera.