C’è voluto quasi mezzo secolo perché arrivasse a destinazione. E’ la
straordinaria vicenda di un lungo viaggio fatto da una cartolina spedita
nel 1969 dalla Germania est ed arrivata nella Germania ovest dopo 44
anni. Un viaggio che ha attraversato la storia di questo Paese diviso
nella seconda meta’ del Novecento. Lo riporta lo Spiegel online.
Era il 1969 quando uno studente 18enne di un liceo dell’allora
Repubblica democratica tedesca, Gunter Zettl, decise di partecipare ad
un quiz musicale della Saarland Radio, dopo che aveva ascoltato sulle
onde medie la
trasmissione Europawelle. Il giovane dopo avere indovinato
il titolo della canzone “Painter Man”, del suo gruppo preferito “The
Creation” invio’ una cartolina con tutte le informazioni. L’emittente
pero’ si trovava nella Bundesrepublik, la Repubblica federale di
Germania: la cartolina fu intercettata dal ministero per la Sicurezza
dello Stato, ovvero la Stasi – la principale organizzazione di sicurezza
e spionaggio della Ddr – e fini’ nei suoi archivi. Passarono gli anni e
nel 1983 Zettl emigro’ nella Germania ovest, dopo che la Ddr gli aveva
impedito di lavorare come insegnante tecnico per non essersi recato a
votare.
Dopo aver lavorato come venditore per una societa’ di computer, ando’
in Spagna, per poi tornare in Germania nel 2010. Ma il pensiero della
cartolina era ancora presente nella sua testa. Armato di buoni propositi
decise allora di consultare il dossier che la Stasi aveva raccolto su
di lui. Frugando tra le carte, scopri’ una fotocopia di quel pezzo di
carta da lui spedito nel 1969. Si fece consegnare l’originale e lo
spedi’. E dopo 44 anni la cartolina e’ arrivata a destinazione. La
trasmissione di allora ‘Europawelle’ non esiste piu’, ma la radio
continua a diffondere. La storia della cartolina ha cosi’ appassionato i
tedeschi e l’emittente ha deciso di dedicare una trasmissione speciale a
Zettl il 14 gennaio prossimo, dove sara’ in studio insieme alla sua
famiglia per spiegare la sua incredibile avventura.
Fonte: www.noncipossocredere.it
Fonte: www.noncipossocredere.it