Questo blog, lo sapete bene, persegue la giusta misura e rifugge il terrorismo psicologico.
Il prsente articolo dunque non demonizza creando allarme la tecnologia, ma esorta a riflettere sul fatto che alcune sfortunate persone, gli elettrosensibili, patiscono malori evidenti a contatti con le onde elettromagnetiche.
Questo fenomeno, che la medicina non ha ancora inserito nel suo protocollo ucciciale, si chiama appunto ELETTROSENSIBILITA' e chi non ne è affetto può solo immaginare la
sofferenza e il fastidio di vivere in un mondo pesantemente influenzato sulla tecnologia.
Interessante, l'ho scoperto poco fa gironzolando in rete, che esista anche un'associazione nazionale raggiungibile all'indirizzo www.elettrosensibili.it. L'associazione si chiama A.I.E.
Intanto vediamo il caso di questa persona affetta dal disturbo.
Fonte: www.affaritaliani.it.
Vertigini, tachicardia, rossore sul viso e sul corpo,
conseguenze disastrose sull'intero equilibrio psico-fisico. Ecco che
cosa succede a stare vicino a qualsiasi apparecchio che emana onde
elettromagnetiche, almeno per le persone "elettrosensibili". Molte
persone hanno le convulsioni quando parlano al telefono, altri svengono
cuocendo cibi al microonde. E' il caso di Agnès, una donna francese che
racconta il suo calvario: "Cellulari, televisioni, computer, tablet:
qualsiasi mezzo tecnologico mi fa stare male. E ogni mese spendo 300
euro per 15 diversi medicinali".
LA STORIA DI JUDITH - "Essere elettrosensibili
significa battersi tutti i giorni per continuare a condurre una vita
normale", racconta Agnès a Le Figarò. "Per esempio, non posso nemmeno
recarmi nel quartiere finanziario di Parigi, La Défense. Lì ci sono
troppi apparecchi collegati, sto malissimo se vado lì. Quando mi trovo
in una zona critica percepisco un'orribile impressione di formicolamento
elettrico in tutto il mio corpo. Prima stavo male e non capivo che
cos'era. A Natale del 2008 ho capito che i miei continui mal di testa e
tutto il resto era dovuto alle onde elettromagnetiche. Nelle due
settimane di vacanza ero stata bene poi tornata in ufficio e casa con i
pc e il wi-fi sono tornata a stare malissimo. Per fortuna ha incontrato
un medico che ha ascoltato seriamente i miei sintomi, ora per continuare
a vivere normalmente devo assumere circa quindici medicinali per una
spesa di 300 euro al mese".
LO STUDIO - Negli scorsi mesi è stata pubblicata una
ricerca innovativa sul tema. Alcuni ricercatori svedesi hanno condotto
uno studio presso la “Karolinska Institute” di Stoccolma (dipartimento
di neuroscienze), giungendo al risultato che questo tipo di allergia
esiste, anche se non è ancora riconosciuta a livello medico. Si
manifesta con sintomi quali cefalea, vertigini, tachicardia, rossore sul
viso e il corpo. Sono circa 20 anni che tale fenomeno viene studiato e
osservato da parecchi studiosi, ma il “pioniere” in materia è
sicuramente il dottor Olle Johansson, che ha dato voce a tutti coloro
che si dichiarano, appunto, elettrosensibili. Tra questi, ci sono
soggetti che hanno avuto vere e proprie convulsioni dopo aver parlato
per un po’ di tempo al cellulare, o che non riescono a cuocere un cibo
al microonde senza accusare disturbi fisici di varia intensità. Le
conclusioni sono comunque allarmanti: le reazioni del nostro corpo alle
onde elettromagnetiche possono avere conseguenze disastrose sull’intero
equilibrio psico-fisico.