Gli e-book violenti e pornografici, riguardanti abusi, incesto e
bestialità, sono al centro di uno scandalo che riguarda le più grandi
librerie online come Amazon e Barnes & Noble. Fino a poco tempo fa
nessuno si era troppo preoccupato dei libri digitali auto pubblicati che
popolano i bookstore online, ma da qualche giorno qualcosa è cambiato.
La testata londinese The Kernel ha pubblicato un reportage a dir poco
sconcertante.
Le più famose librerie online fino alla
settimana scorsa vendevano
e-book, tascabili e audio libri dai contenuti estremi. Testi che
parlavano esplicitamente e senza filtri di abusi su minori, pedofilia e
incesto. Il tutto ai limiti dell'apologia di reato. Il problema è che
tali oscenità avevano ben poco di letterario, e certamente violavano gli
stessi termini di servizio imposti dai distributori online. Fra i
titoli: Daddy Rapes Me, Raped by Daddy, Daddy Rapes the Virgin Daughter:
Violated at Home (Taboo Erotica), Daddy Rapes the Virgin Teen
Babysitter (Rough Sex Erotica) and Doggy, etc.
La prima a reagire è stata la catena inglese WH Smith che ha deciso di
mandare offline il suo sito. "La settimana scorsa siamo venuti a
conoscenza di un certo numero di titoli inaccettabili presenti sul
nostro sito attraverso la rete Kobo che ha un feed automatico su di
noi", si legge nel comunicato apparso al posto della homepage di WH
Smith. "Siamo rimasti disgustati da questi particolari titoli, trovando
la cosa inaccettabile e in nessun modo li condoneremo".
La revisione probabilmente non ha funzionato, ma è anche vero che il
settore dell'auto produzione ormai è un boom editoriale a causa dei
ridotti costi di implementazione. Kobo ha confermato di stare
controllando il suo intero catalogo per rimuovere i contenuti, gli
autori e gli editori coinvolti. Davvero difficile un controllo certosino
dei contenuti, considerato che l'azienda promette agli aspiranti
scrittura una pubblicazione in 24/48 ore. In ogni caso probabilmente
interverrà anche sulla policy di pubblicazione.
"Stiamo anche valutando nuove procedure per assicurare che questo tipo
di contenuti non sia più disponibile in futuro", si legge nella nota
ufficiale di Kobo. "[...] senza impattare negativamente sulla libertà di
espressione e il lavoro dell'incredibile comunità di auto pubblicazione
che è stata creata su Kobo.com".
Su Amazon, Barnes & Noble, Waterstone’s e Foyles è successo
qualcosa di simile, ma la rimozione dei testi sta procedendo in
silenzio. E come se non bastasse oggi The Kernel ha rilanciato con la
scoperta di un gran numero di libri negazionisti dedicati all'Olocausto,
per altro illegali in molti Paesi europei come ad esempio la Germania –
dove un tale reato è punito fino a un massimo di 5 anni di detenzione.
A questo punto c'è da chiedersi da quanto tempo andasse avanti così e
quale sia stato il giro di affari. Dopodiché il dibattito sulla
revisione dei titoli è aperto: qual è la soglia che trasforma un libro
in un testo da censurare?
Abbiamo contattato Amazon Italia, che ha confermato l'estraneità ai
fatti della filiale italiana. Attendiamo ancora il commento di
Mondadori, distributore di Kobo, e Amazon USA. Ricordiamo anche però che
le policy di questi editori vietano espressamente materiale
pornografico e osceno. In Italia poi è bene sottolineare che l'articolo
21 della Costituzione condanna "le manifestazioni contrarie al buon
costume"; mentre gli articoli 528 e 529 del Codice penale riguardano
proprio i delitti contro la moralità pubblica, il buon costume, le
offese al pudore e all'onore sessuale.
www.noncipossocredere.com