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giovedì 31 ottobre 2013

SPARISCE EDUCAZIONE FISICA DALLE SCUOLE

(Mio punto di vista)
La notizia è ancora da verificare; se fosse vero, non potrei personalmente essere più in disaccordo.
Educazione fisica andrebbe non solo mantenuta, ma addirittura potenziata. E l'etimologia viene a sostegno laddove l'improvvida cecità degli amministratori la fa da padrone: occorrerebbe istillare nei ragazzi (e negli adulti) una vera e propria EDUCAZIONE al fisico, alle dinamiche corporee, all'importanza di mantenere uno stile di vita sano (dunque un
fisico sano) in vista della prevenzione di malattie.
Oltre alla sensibilizzazione a beneficio di bambini e ragazzi riguardo l'importanza della correttezza sportiva e dello sport come espressione di talenti e divertimento più che come netta competizione.
Corretta alimentazione, sana attività fisica, conoscenza degli alimenti e di esercizi sportivi di vario genere: questo andrebbe insegnato dalle primarie alle superiori.
La scomparsa poi di storia dell'arte è un'altra stortura che non comprendo. Non bastavano tagli serverissimi alla cultura in ogni ordine e grado, si doveva anche togliere quell'ultima possibilità concessa ai giovani per coscientizzarsi sull'importanza del nostro patrimonio storico/artistico.
Di più: studiare arte significa emancipare le persone, che possono liberare il pensiero illuminandosi con il lavoro sopraffino di grandissimi geni. 
Ma si sa, meglio un popolo che sappia "calcolare" per consumare e quindi diventare schiavo di chi ci vuole "appensantiti" di beni materiali e aridi materialismi.

Dal 2015, oltre a storia dell’arte, scomparirà dal programma scolastico anche Educazione fisica e al suo posto verranno aggiunte 2 ore di matematica. I motivi che hanno spinto a tutto ciò sono le revisioni delle recenti statistiche Ocse.
Esse hanno infatti dimostrato che gli italiani sono gli ultimi in Europa per conoscenze matematiche. “Era doveroso correre ai ripari” ha affermato l’attuale Ministro per la Pubblica Istruzione Maria Chiara Carrozza: “Bisognava porre freno alla scarsa attitudine degli italiani per tale disciplina, la materia che abbiamo deciso di sacrificare è educazione fisica, gli studenti dedicano molto tempo agli sport all’infuori dell’orario scolastico, quindi ci è sembrato giusto dar più spazio ad ore di una materia in cui molto italiani hanno grosse lacune”.
Sul piede di guerra gli studenti, Loredana Cavaduri, leader dei collettivi studenteschi italiani ha commentato a caldo così la notizia: “E’ inammissibile che alcune delle poche ore all’interno della settimana scolastica in cui i ragazzi possono correre, giocare, divertirsi tra un’interrogazione e l’altra e socializzare venga eliminata, siamo pronti a scioperi nazionali ad oltranza”.
I presupposti per un duro scontro tra studenti e istituzioni ci sono tutti, staremo a vedere chi la spunterà e se il ministro farà un passo indietro e ridarà Educazione fisica a tutti gli studenti italiani. 

Fonte: ilfalloquotidiano.altervista.org