Poco tempo fa intervistato da Le iene,
apparizioni in televisione, un cospicuo giro di clientela femminile.
Non ha peli sulla lingua il gigolò Roy Dolce, o meglio... «Dottore
in sessuologia o psicologia», come ha detto alla iena Sabrina
Nobile. Duecento donne all'anno, sesso in lussuose camere di hotel,
tariffe da capogiro per l'uomo medio ma anche tutta una serie di
servizi particolarissimi che incuriosiscono e l'hanno reso, a quando
afferma lui, il numero uno. A quanti maschietti infatti non
piacerebbe riuscire a «leggere» una donna in sette secondi, come
assevera il nostro Roy con la
sicurezza dei forti. «Leggere» quanto
segue per credere...
Sinceramente mi dai l'impressione di
essere un vero professionista, uno che si è dedicato per anni a
confezionare un «prodotto» in grado di soddisfare le varie esigenze
della clientela. E di conseguenza uno stile di vita, un modo di
essere e interpretare un ruolo. Come ti sei preparato negli anni e
come ti prepari ancora oggi per mantenere questo livello?
Non mi preparo, non esiste una scuola,
è una virtù, un talento; so di essere portato al fatto che le
persone paghino dei soldi per vedermi. Ho pazienza, so ascoltare, non
sono cicisbeo, non faccio complimenti gratuiti, sono serio e senza
peli sulla lingua. Questo ha un effetto sulle donne, essere zerbino
non piace più; alcuni pretendenti a questo lavoro sbagliano perché
mettono in azione certi gesti ormai arcaici. Occorre invece sapersi
porre in modo flessibile e lungimirante. Capisco una donna in sette
secondi; quando una mi chiama al telefono, comprendo subito dal tono
della voce che tipo di donna è. Quando sa di essere bella, ha una
certa dialettica ed è veloce nel parlare; una donna impacciata la
capisco subito invece e di norma quest'ultima è anche brutta e
insicura. Mi regolo dunque di conseguenza e dalla chiacchierata
recepisco anche il ceto sociale e tutte le informazioni che possono
essermi utili per il proseguo del rapporto; la telefonata è
importante, inizio già lì a lavorare. Una donna la devi penetrare
prima cerebralmente e poi fisicamente; pensa solo alla differenza fra
escort donna e uomo. La prima può anche fare 5-6 clienti al giorno,
l'uomo no, è un lavoro di fino, ai fianchi, anche di seduzione se
vuoi: una donna che ti paga magari vuole anche essere sedotta e poi
forse, ma non è nemmeno detto, scopata. Il lavoro quindi è nella
parola: se parli bene, il sesso viene meglio.
Sei uno che non solo cura la sua
immagine (bei vestiti, aspetto tenuto a puntino, personalizzazione
del vestiario), ma che, mi pare, tende a distinguersi dalla massa dei
gigolò con stile raffinato e servizi interessanti. Come ti senti
diverso dai tuoi colleghi?
Iniziai dieci anni fa con una ricerca
sul settore dopo qualche tempo a fare gli strip; in internet mi
meravigliai perché i gigolò si proponevano già nudi in web,
proprio con il pisello esposto e la cosa mi lasciò perplesso.
Sentivo che non c'era un personaggio elegante in questo lavoro e per
pubblicizzarmi ho iniziai a mettere foto di un certo tipo, più
raffinato e senza nudismo. Ho così acchiappato il pubblico femminile
e alla fine sono stato imitato da molti come primo escort elegante in
Italia; questa formula, che ho inventato io, paga. Da anni c'è
un'imitazione della mia persona, ma so che questi imitatori durano
quello che devono durare; l'originale è colui con cui stai parlando.
Chi copia me si taglia le gambe da solo; se imiti un poeta, non puoi
imitare Leopardi, uno dei più grandi, sei destinato a perdere. Ti
dirò di più: in tempi di crisi economica il mio fatturato è
aumentato; ho 40 anni e più invecchio più lavoro, la donna ama
l'uomo maturo. vuole una persona che sia credibile e a 40 anni sono
perfetto; con me sanno che non fanno una brutta figura soprattutto
per eventi di rappresentanza come finti matrimoni o quando faccio il
finto fidanzato.
Raccontami qualcosa rispetto alla
produzione «L'uccello sul cornicione» che ti vede attore in un
clima alquanto particolare. Di cosa si tratta?
Mi fa strano che tu lo abbia
intercettato! E' un video ironico che si trova su youtube, mi prendo
in giro, è uno dei tanti che ho fatto. Pensa che ultimamente ne ho
fatto uno in cui dico di essere un «coglione», il più «coglione»
fra i gigolò; il marketing a volte è dispregiativo, una foto
ironica e la sana autoironia acchiappa le donne. Tutto partì per
gioco con un'amica cliente; non deve vedere velleità artistiche in
questi filmati, solo la voglia di giocare, divertirsi e
pubblicizzarsi.
Hai scritto anche un libro,
«Un'immagine allo specchio - Storie di un gigolò». Come è nata
l'idea del progetto e cosa ti attendi a livello di riscontro di
critica e pubblico?
E' uscito nel 2010 e nacque quando feci
un servizio per La 7; finito tutto, era l'ora di cena e con lo staff
andammo a cena. Io raccontai le mie storie e il regista il giorno
dopo mi chiamò con l'idea di un film. Il progetto partì con una
sceneggiatura, ma il regista mise incinta una ragazzina e il tutto si
fermò. Mi disse però che queste mie storie erano bellissime, anche
un editore le trovò interessanti e corresse il mio scritto con
l'editing. Ho venduto le prime 1000 copie e adesso sto pensando a una
ristampa.
Non può non colpire, tra i servizi che
offri, la disponibilità a fare sesso con donne disabili. E'
particolarmente apprezzabile e delicato quanto scrivi nelle
motivazioni di questa scelta, dimostri spiccata sensibilità su
questo argomento.
Le cose che scrivo non sono casuali;
spesso vengo chiamato da donne disabili, parlo molto con loro al
telefono cercando di mettere tutta la delicatezza di cui sono capace.
In Italia manca la figura dell'assistente sessuale e io supplisco a
tale mancanza; ultimamente sono stato al lago di Como con una donna
di 32 anni sulla sedia a rotelle ed è stata un'esperienza
meravigliosa. Non mi sono approfittato di lei, lei mi ha chiamato,
nessuna violenza, nessuna rottura di codici morali, anzi le ho fatto
un piacere, mi ha ringraziato a lungo perché il letto rimane per lei
l'unico luogo in si sente uguale agli altri. Una disabile di Bologna
mi ha chiamato solo per essere abbracciata perché è paralizzata
dall'ombelico in giù. Poi mi ha portato in un bar e ho conosciuto
altre persone come lei; sono uomini e donne normalissimi nel loro
mondo, ne ho un profondo rispetto. Questa donna è stata abbandonata
dalla famiglia, ho cercato di cingerla con un abbraccio affettuoso e
profondissimo. Ogni situazione è diversa l'una dall'altra: conosco
una donna che chiama una escort per il figlio disabile con
regolarità. Un giorno andai da una disabile molto grave; mi aveva
chiamato la filippina per farci l'amore, ma mi sono rifiutato; la
filippina mi disse che il gigolò precedente se la faceva ma che dopo
rubò l'argenteria. Per dirti che c'è gente che se ne approfitta in
queste situazioni di disagio, conosco anche altri colleghi che usano
questi sistemi; alcuni bastardi corteggiano una donna, la fanno
innamorare e poi le portano via tutto. Sui social network becchi un
sacco di donne frustrate e molto vulnerabili, buttare l'amo lì è
una pesca sicura ma vergognosa.
Nell'intervista a Sabrina Nobile de Le
iene hai fatto cenno a esperienze davvero inconsuete e strane con le
clienti. Come fai a renderti tanto flessibile e performante quando
hai davanti magari una donna anziana, brutta o una richiesta che ti
schifa?
E' semplice: non ci vado. Sono
fortunato perché con difficoltà ti chiama una donna anziana; dopo i
55 anni non so quanto una abbia voglia di fare sesso. Credimi,
nessuno sa cosa vuol dire fare il gigolò, non sono come Richard
Gere, quello è uno stereotipo. Le donne che mi chiamano sono
giovani; una volta però sono uscito con una poetessa di 72 anni che
mi diede 2500 euro per un solo pranzo: mi diede la busta ma solo a
casa, una volta apertola, mi accorsi di questa generosità. Certe
volte non sono tranquillo, però sono sempre io a gestire il gioco;
mi è capitato di andare via davanti a richieste troppo estreme,
anche in quei casi mi faccio pagare comunque. C'è stato un notaio
che mi chiamò per fare sesso con la sua segretaria mentre lui
spiava; l'idea me la disse subito e andò bene così. Certe volte mi
capitano esperienze raccapriccianti e mi rifiuto parlando
apertamente, a volte diventando cattivo e risoluto; per me è
autoconservazione a volte.
Come si riesce a ovviare a una giornata
no? Capita a tutti di svegliarsi con un diavolo per capello. A te il
gravoso compito di essere empatico e funzionante con la tua cliente
anche in quel giorno.
Non ho cambiamenti di umore di solito;
la voglia mi viene strada facendo, mi preparo in macchina con una
sorta di preparazione buddhista, preparo il mio corpo per qualsiasi
cosa. Quando si chiude la porta dell'auto per partire, la mia vita personale viene annullata e parte la vita della cliente. Per me è una grande vittoria portare a letto una donna, è un
po' come un trofeo, non tutte vogliono fare l'amore subito. Sai,
sembra strano magari, ma anche a me piace fare l'amore, sono un uomo
prima che un gigolò e la seduzione rende il tutto più piacevole e
piccante.
L'amore: credo un aspetto e
un'eventualità con cui devi fare i conti. Come sei riuscito a
gestire in questi dieci anni il tuo eventuale sentimento verso una
donna o il suo nei tuoi confronti?
Io cerco di inquadrare le donne e i
risultati mi danno ragione, visto che ho clienti da sei-sette anni.
Se una mi riempie di sms, dura poco con me; tutte sanno che devono
stare a certe regole; a volte non sono molto diplomatico, alcune le
ho fatte piangere. Sono sempre sincero, devo tutelarmi, non mi posso
permettere di farmi mandare comunicazioni stupide; a 40 anni e con il
giro che ho accumulato non ho tempo da perdere fra chat, sms. Vado
anzi dritto al punto, questo è business.
Un po' di slancio per il futuro.
Qualora ti proponessero un porno come ti muoveresti? Sei aperto anche
ad esperienze nel mondo dello spettacolo/televisione/cinema o gigolò
per sempre?
Per adesso voglio fare altri
cinque/dieci anni in questo mestiere. Pur avendomelo proposto, il
porno l'ho sempre rifiutato perché non credo di essere all'altezza;
sono emotivo e sensibile, è un campo che non mi interessa e poi vi
girano pochi soldi oggi e a me il denaro piace. Vorrei invece
sviluppare un'idea: una regista di Milano intende fare un film di me,
sta già parlando con dei produttori e abbiamo girato un trailer.
In chiusura ti chiedo questo: ti
passeranno in rassegna storie di ordinaria follia; la tua posizione è
privilegiata perché le donne ti si pongono con onestà, si aprono e
ti confessano forse aspetti psicologici che non raccontano neanche
alla migliore amica. Non è troppo grave da sopportare questo carico?
E come la vedi questa Italia targata 2013?
La vedo malissimo, circolano solo
persone che stanno male, si tradiscono, vedo tutta la sincerità di
questo Paese malato. Scorgo con lucidità il sistema e quanta
finzione c'è nelle coppie di oggi, le storie mi arrivano vere manco
fossi un investigatore privato. Ho delle donne che sono sincere solo
con me e con me si sentono se stesse, sanno che possono aprirsi. Io
sono una persona in cui puoi rispecchiarti ed essere libera, non devi
stare attenta alla piccole cose come fai con tuo marito. Non mi pesa
assolutamente questo ruolo, anzi mi fa innamorare ogni giorno del mio
lavoro. E credo inconsciamente di odiarle le donne: chissà che la
scelta di vita che ho fatto sia come mettersi su un piedistallo e
farsi desiderare, adorare e pagare.
Per saperne di più si possono visitare i portali web di Roy Dolce:
www.roygigolo.com/blog.php
http://www.youtube.com/user/royGigoloitaliano